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Problemi agli occhi d’estate? I miei consigli


In estate molti pazienti accusano a livello oculare una sintomatologia caratterizzata da bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo e notano spesso una secrezione di tipo gelatinoso e a volte purulento.

In condizioni normali la superficie oculare (la parte visibile dell’occhio) è protetta da uno strato di lacrime costituito dalla sovrapposizione di una componente mucosa, una acquosa ed una lipidica.

In estate la parte acquosa tende con il caldo ad evaporare, per cui subentrano i sintomi legati alla secchezza oculare.

A ciò si può sovrapporre una maggiore concentrazione delle sostanze di tipo infiammatorio e/o batterico, quindi, sopratutto in coloro che hanno una predisposizione, si possono anche evidenziare congiuntiviti di tipo flogistico ed infettivo.

Non solo il caldo, ma anche l’aria condizionata, non garantendo il giusto grado di umidificazione dell’aria, può causare la dry eye syndrome.

Quando si riduce il cuscinetto di lacrime presente tra l’occhio e la parte interna della palpebra, il movimento di quest’ultima, nell’apertura e chiusura, determina un attrito che accentua l’infiammazione della superficie.

I sostituti lacrimali costituiscono il primo presidio da utilizzare in caso di occhio secco.

Occorre sottolineare che attualmente esistono, nel solo territorio italiano, all’incirca 160 sostituti lacrimali che appartengono a classi differenti. Si parte dalla semplice soluzione fisiologica per giungere, nei casi più complessi, a gel molto viscosi.

Una molecola chiave, in questo ambito terapeutico, è rapppresentata dall’acido ialuronico, presente in commercio in varie percentuali e, da poco tempo, anche nella versione cross-linkata che assicura una permanenza più duratura.

Appare quindi naturale che la scelta del sostituto della lacrima è di esclusiva competenza del medico oculista che saprà associare, nei casi di arrossamento, un adeguato antinfiammatorio.

L’eventuale secrezione che il paziente ritrova la mattina al risveglio e che rende difficoltosa l’apertura delle palpebre, può essere il residuo del film lacrimale privato della componente acquosa (che nelle ore notturne si riduce ulteriormente). In tal caso al sostituto lacrimale in collirio sarà associato un gel ad azione più prolungata da instillare prima di andare a letto.

In presenza di secrezione purulenta di origine infettiva si instaura una terapia antibiotica a volte supportata da un tampone congiuntivale e relativo antibiogramma.

L’efficacia di tale indicazione terapeutica è legata alla collaborazione del paziente che deve mettere le gocce ripetutamente e non deve abbandonarne l’utilizzo subito dopo la remissione dei sintomi.

Dunque come prevenire? Cosa consiglio:

[if !supportLists]- [endif]evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde

[if !supportLists]- [endif]indossare un buon paio di occhiali da sole evitando l’acquisto presso rivenditori occasionali

[if !supportLists]- [endif]ottimizzare l’utilizzo dell’aria condizionata ed evitare getti diretti al viso

[if !supportLists]- [endif]evitare l’uso di lenti a contatto quando si è al mare e di non indossarle mai durante le ore di riposo (non solo d’estate)

[if !supportLists]- [endif]evitare l’uso di lenti a contatto durante viaggi aerei di lunga durata ed istillare spesso colliri idratanti.

[if !supportLists]- [endif]fare sempre riferimento all’oculista di fiducia sopratutto quando i sintomi persistono e/o peggiorano nel tempo ed evitare di utilizzare prodotti consigliati da chi non ha competenza nel campo medico.

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